Bio Sketch

La poeta e accademica Silvana Kühtz, nata a Bari, è ricercatrice confermata all’Università della Basilicata, con sede a Matera, dove insegna, a partire dal 2006, la materia che ha ideato, “Linguaggi, futuro e possibilità” all’interno del Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo. Laureata in ingegneria al Politecnico di Bari – con un Master in comunicazione integrata e un Phd conseguito all’Imperial College of Science and Technology (University of London) – ha elaborato una ricerca personale dove la scrittura si fonde con il teatro, la lettura, la musica, i sensi e l’attraversamento dei luoghi: conduce laboratori di sensorialità, creatività e lettura per grandi e piccoli, ed è protagonista di spettacoli e performance su scala nazionale, che prevedono anche il coinvolgimento del pubblico e delle comunità locali. Nel 2005 ha fondato il collettivo artistico “Poesia in Azione” (www.poesiainazione.it) e ha dato vita ad alcuni progetti editoriali come “I Semi di Poesia in Azione”.

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Le mie motivazioni

«L’adesione a Civitates è per me – e per chi, come me, vive per trasmettere un’idea di futuro basata sulla cultura, sulla bellezza, sulle relazioni umane e sulla poesia – una preziosa occasione di scambio, di crescita e di un sentire amplificato; la possibilità di incontri casuali e fattuali, che diventano scintille magiche per il nascere di nuove idee indomabili da mettere in campo a partire da quel momento, e che possono contribuire a generare un futuro migliore.

Aderire a Civitates significa cercare nuove occasioni per nutrire l’anima con la bellezza della condivisione e dei progetti concreti che fanno innamorare del mondo e della vita».

Residenza Artistica di Comunità > 2021 - data da definirsi

«La residenza artistica che propongo ai comitati civici territoriali di Civitates ha un titolo, “Poeticamente Abitare”, potrebbe coinvolgere, al mio fianco, tra le quattro e le sei persone, tra musicisti e poeti, e avrebbe una durata variabile tra i tre e i sette giorni, in funzione delle opportunità e possibilità. Si parte da una esplorazione dei luoghi con una guida (o più) di comunità, che racconti, descriva, faccia visitare e narri, camminando, il territorio, esplorando zone anche apparentemente marginali e periferiche, dove la bellezza non appare così evidente.

Si va avanti poi con un laboratorio/corso di scrittura, aperto alla cittadinanza, con il desiderio di coinvolgere gli abitanti a costruire una narrazione poetica dei propri luoghi, anche quelli dove normalmente non si va o che si ritengono poco interessanti; e successivamente, si ritornerà in quegli stessi luoghi per riscoprire – attraverso una diversa narrazione, per l’appunto poetica – una bellezza talvolta celata e non conclamata. A conclusione della residenza è previsto un evento che prevede la lettura delle poesie elaborate assieme agli abitanti e ai musicisti: una performance che potrebbe arricchirsi di una mostra fotografica, le cui didascalie diventeranno opere poetiche, e di un’opera di scrittura e performance ritagliata su luogo-persone-circostanze».