Bio Sketch

Il fotografo Francesco Truono, classe 1957 e residente a Salerno, ha alle spalle lo studio della sociologia economica, della sociologia dei gruppi, della psicologia sociale, dell’antropologia culturale e della tecnica della ricerca sociale.

Free lance come studioso, docente e fotografo fin dai primi anni del 2000, collabora stabilmente con le riviste Il Turismo Culturale e JAZZIT, ha documentato stabilmente il Jazzit Fest, il Torino Jazz Festival e il Giffoni Film Festival ed è autore di mostre fotografiche a Salerno, Napoli, Milano [Teatro Dal Verme], Terni e Perugia [Umbria Jazz].

È autore di reportage fotografici contenuti nelle guide monografiche dedicate alle città di Todi, Otranto e Terni, realizzate per conto della rivista Il Turismo Culturale, ed è il fotografo ufficiale del progetto “L’Italia in Piccolo”, prodotto dall’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani.

contact • francescotruono@tiscali.it

facebook • www.facebook.com/dadinosky

youtube • www.youtube.com/channel

Le mie motivazioni

Cosa è Civitates? La risposta è semplice: non aspettare che qualcuno venga in tuo aiuto ma il contrario, è il rimboccarsi le maniche e mettersi a lavorare per il bene altrui, e riunire persone di buona volontà, che mettano a disposizione competenze e sensibilità, condividendole per il bene collettivo.

Civitates è ciò che si potrebbe definire, e che abbiamo sempre auspicato, “la politica del fare”: la voglia e la necessità di costituire una “rete” fisica e reale.

E ciò che apprezzo di questa esperienza è che lo strumento di attivazione e di partecipazione – che Civitates ha declinato con la definizione di ‘accensione civica’ – è fondato sulla musica, sulle arti e sulla creatività.

Residenza Artistica di Comunità > 2021 - data da definirsi

La residenza artistica che vorrei offrire alla comunità Civitates che mi accoglierà, e che si prenderà cura di me, parte inevitabilmente dalla storia e dai racconti personali, ma intende necessariamente dialogare con le storie degli abitanti che mi guideranno alla conoscenza del loro territorio.

Vorrei poter ascoltare quante più testimonianze possibili di comunità e di vita, e trasformarle in immagini e ritratti, realizzando così una ‘Biografia di Comunità per Immagini’.

Vorrei poter rimettere al centro della scena le persone, perché sono le persone a fare i luoghi e a fare comunità: volti, corpi, sorrisi, rughe, sguardi, passi.

Vorrei poter raccontare un territorio, mettendomi in connessione con chi lo abita. E sarà mia cura restituire il capitale fotografico realizzato alla comunità stessa, facendolo diventare così un patrimonio collettivo.