Bio Sketch

Il pianista Giorgio Ferrara, classe 1977 e residente ad Arezzo, si è diplomato presso il Conservatorio “Alfredo Casella” a L’Aquila, e successivamente ha conseguito la Laurea in Discipline Musicali di secondo livello, ottenendo il massimo dei voti e la lode. Come pianista classico ha tenuto concerti sia come solista che in varie formazioni cameristiche, e come pianista jazz ha all’attivo diverse registrazioni discografiche da sideman e leader alla guida del suo trio. Ha studiato improvvisazione, composizione e arrangiamento con Dick Halligan e Stefano Sabatini, e allo stesso tempo è protagonista di un’intensa attività concertistica, che lo ha portato a esibirsi su palcoscenici nazionali e internazionali.

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Le mie motivazioni

«L’adesione a Civitates è stata una scelta immediata e naturale, perché, da sempre, ho inteso la musica come momento di condivisione e come una preziosa opportunità di crescita individuale e collettiva.

Mai come in questo momento storico sento poi il dovere di riscoprire il senso e la funzione più vera, profonda e autentica, dell’arte e del fare musica: quell’arte che richiama e che coinvolge, che fa riflettere e che esprime valori sociali e pedagogici; quell’arte che abbraccia, che non lascia da soli, che non è indifferente e che può riempire le vie e le piazze di borghi e paesi che rischiano la desertificazione sociale.

Aderire a Civitates significa sentirsi parte attiva del cambiamento e identificarsi come soggetti attivi nel ridisegnare il futuro del nostro Paese».

Residenza Artistica di Comunità > 2021 - data da definirsi

«Fin da piccolo la creatività è stata la mia arma in più, ciò che ha potuto raccontarmi al meglio, e perciò forse quello che più di ogni altra cosa mi rappresenta, e oggi tutto questo si affianca ad una mia personale esperienza maturata nel corso degli anni, fatta di studio, sacrifici, concerti, collaborazioni e amicizie: e questo è ciò che vorrei raccontare, e condividere più di tutto, con le comunità territoriali di Civitates nella mia Residenza Artistica.

Una doppia esperienza che mi coinvolgerà dapprima nella composizione di un brano ispirato dalle atmosfere e dalle persone che incontrerò nei luoghi e nei territori dove operano i comitati civici di Civitates che avranno cura e desiderio di accogliermi e ospitarmi, e in un secondo momento in una lezione/concerto o, come preferisco, in un semplice momento di condivisione, dove poter far ascoltare la musica da me composta e raccontare cosa rappresentano per me l’improvvisazione, il processo creativo, la musica, il jazz e la relazione tra i musicisti».