Bio Sketch

Il sassofonista Patrizio Destriere, classe 1976 e residente a Roma, ha studiato nei Conservatori di Perugia, Benevento, Latina e Roma, diplomandosi in sassofono, jazz e musica elettronica e laureandosi in sassofono a indirizzo solistico e in sassofono jazz.

Musicista attivo sia in ambito classico che moderno, si è esibito in formazioni che vanno dal duo con pianoforte al duo, trio, quartetto, quintetto ed ensemble di sassofoni, big band, grande banda (120 esecutori) e orchestra sinfonica, sia come orchestrale che come solista.

Ha collaborato e inciso per alcuni progetti discografici come strumentista, arrangiatore e produttore di generi eterogenei e attualmente è orchestrale presso la Banda Centrale della Marina Militare in qualità di sassofono soprano, con il quartetto di sassofoni Xas Saxophone Quartet, con il quartetto jazz a suo nome (Patrizio Destriere BoProject), nel gruppo di swing italiano ‘Conosci Mia cugina’, nelle big band ‘Mambo Puente Latino Orquesta’, diretta da Elvio Ghigliordini, e la Buddy’s Place Big Band, formazione basata sulle musiche di Buddy Rich.

Le mie motivazioni

La partecipazione attiva e lo scambio culturale sono valori accrescitivi e migliorativi. Penso che l’incontro-confronto tra persone sia sempre un valore aggiunto, che può sfociare spesso in un’unione di energie. Questa sinergia, da sempre, è la forza che ha fatto progredire l’uomo, e nel nostro tempo diviene ancora più importante. Tutto ciò è necessario per dare efficacia al concetto di comunità e di condivisione, valori che spesso mancano nella nostra società o che sono sempre più visti in un’ottica individualistica.

Aderire a Civitates è per me un onore, così come aver partecipato alle ‘Residenze Artistiche di Comunità’ promosse in occasione del Jazzit Fest.

Poter apportare il mio piccolo contributo al progetto di Civitates diviene uno stimolo a creare, condividere e confrontare le proprie idee con quelle delle persone che avrò il piacere di conoscere.

Residenza Artistica di Comunità > 2021 - data da definirsi

 

La residenza artistica che vorrei proporre si basa sulla cooperazione tra il territorio, la comunità e il mio contributo musicale.

Vorrei creare un progetto discografico con la collaborazione e l’apporto degli abitanti dei territori che mi ospiteranno, tramite le loro testimonianze (storiche e agiografiche) e contributi diretti (quali canti, recite, racconti ed esecuzioni di melodie tipiche), con l’obiettivo di lasciare una testimonianza tangibile della nostra sinergia. Una sinergia nata dall’incontro e dalla conoscenza delle persone, dei luoghi e delle nostre storie reciproche. Un progetto che divenga altresì uno strumento di valorizzazione e promozione del territorio.